mercoledì 10 dicembre 2008

La notte delle montagne spezzate di dietro

Eh no, adesso come risarcimento vogliamo "Querelle de Brest", il capolavoro maledetto di Fassbinder, su Raiuno in prima serata e in versione uncut, con Brad Davis in tutto il suo splendore. Con Fabrizio del Noce versione Alex De Large, legato alla sedia e con i divaricatori alle palpebre, obbligato ad assistere a tutto, compresa la sodomizzazione di Querelle. Così imparano, i bacchettoni della Rai.

Io mi rifiuto da anni di vedere film in TV tranciati con la motosega ma immagino cosa potranno aver capito gli spettatori che lo vedevano per la prima volta del film "Brokeback Mountain" evirato delle scene che fanno capire la vera natura del rapporto tra i due protagonisti.
Io vidi il film l'anno scorso e non mi entusiasmò più di tanto. Più avanti spiego perchè.
Sostituendomi al servizio pubblico, visto che la RAI ha tagliato i fondamentali, ricapitolo la trama per gli ignoranti (in senso buono, che ignorano), aggiungendo la descrizione delle scene tagliate.

Due rudi cowboy si trovano da soli su un monte a badare ad un branco di pecore. Prima fanno i duri e puri e poi, complici la natura e la bellezza dei due, che succede? (scena tagliata: Ennis va al sodo con Jack, e lo fa suo piuttosto sbrigativamente. La scena è doverosamente brutale, visto che non stiamo guardando Candy Candy, ma non si vede assolutamente niente al di sotto del busto.)

Ennis è uno di quelli che, dopo essersi abbuffati, si fanno venire la nausea al momento del conto. E' evidente che l'altro, Jack Twist, quello innamorato, sarà destinato a soffrire tutta la vita. Non a caso noi donne ci identifichiamo in lui dal primo istante.
Finita la stagione del pascolo i due si salutano e adios, non prima che Ennis abbia raccomandato all'amico di non raccontare a nessuno quello che è successo tra le fresche frasche, non si sa mai. Che abbia studiato dai preti?
Tornato all'ovile, è proprio il caso di dirlo, Ennis si sposa una sciacquetta che in tre secondi netti gli scodella due marmocchie petulanti. (Chissà se hanno tagliato anche la scena dove il maritino rigira la mogliettina alla maniera delle pecorine di montagna?)

Dal canto suo a Jack va un tantino meglio. Almeno la sua altrettanto insulsa moglie è ricca, o meglio lo è il suocero.
Un giorno Jack si rifà vivo con Ennis e sono di nuovo dolci baci e languide carezze sotto il portico, con la mogliettina che occhieggia basita dalla finestra. (Questa è una delle scene più belle del film, che mi dicono avere tagliato di netto. Un bacio appassionato e molto realistico tra Heath e Jake.) Tagliando il bacio non si sarà capito il perchè della faccia della moglie, immagino. Sarà diventato un momento surreale alla Buñuel.

Da quel momento i due, con la scusa di andare a pescare, si incontreranno periodicamente sulla montagna galeotta. Per vent'anni.
Tra divorzi, mamme che imbiancano e figli che crescono e nonostante abbia provato a rifarsi una vita con un altro casalingo disperato, il cuore di Jack però è sempre rimasto con Ennis a Brokeback Mountain. Ad ogni incontro, ogni offerta di Jack di sfidare le convenzioni e andare a vivere insieme viene rifiutata dall'altro tutto di un pezzo, che non vuole che il paese mormori ma preferisce vivere nell'ipocrisia del "toccami Cecco, mamma Cecco mi tocca". Anzi, affinchè suocera intenda, racconta di quando, da piccolo, assistette allo scempio di un gay del luogo, ucciso dai veri maschi del luogo con modalità efferate.

Come da manuale hollywoodiano, non può mancare il finale tragico, i rimorsi tardivi, le lacrime da coccodrillo e la camicia dell'amato che diventa la reliquia dell'amore impossibile, pateticamente appesa sulla gruccetta di fil di ferro. Un momentino trash, se vogliamo.

Il film a suo tempo mi ha deluso, come dicevo, perchè è piuttosto lento, noiosetto e scontato, con molto National Geographic e Marlboro Man e con una sceneggiatura dai dialoghi a volte involontariamente ridicoli. E poi soprattutto perchè in fondo fa il gioco di chi vuole colpevolizzare l'omosessualità.
Io avrei avuto più coraggio di Ang Lee, avrei fatto una cosa tipo "Thelma e Louise," con Ennis e Jack che lasciano le rispettive stronzissime mogli con un "hasta la vista baby" e scappano lontano andando a spassarsela allegramente non solo in montagna ma anche al mare, in campagna e in città, trombando beati come ricci. Con un finale dove, passando dalla Spagna, si sposano e invecchiano felici finchè uno non muore nelle braccia dell'altro.

Ora pensate. Hanno preso un film che non premia la gaiezza ma la rende scelta tragica come sempre e dove chi ama muore e se ne sono fatti spavento. Hanno temuto che qualche vero maschio italico potesse deviare dalla retta vita della gnocca e potesse bagnarsi in sogno pensando a Heath e Jake. Hanno chiamato Facciadicuoio e lo hanno fatto divertire con la motosega. Come sempre si considera più accettabile la violenza della censura della forza rivoluzionaria del sesso.


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Come mamma Rai (ma non solo) comanda, la Gnocca, vallettosa o non, è sempre parte fondante del nostro servizio pubblico. E continua a sfuggirmi la logica dell'editing per la tv (vedi anche alla voce Numb3rs alle 4 del pomeriggio).