venerdì 8 settembre 2006

Da morire

"In America non sei veramente qualcuno se non compari in tv", è il motto di Suzanne Maretto, che quando si accorge che il fin troppo devoto marito italo-americano è di ostacolo alla sua carriera non esita ad intortare due adolescenti scemotti per farselo far fuori.
Una strepitosa Nicole Kidman interpreta la paraculissima stronza in questa black comedy, "To Die For" del 1995, purtroppo introvabile in DVD, di Gus Van Sant.

Accanto a lei recitano Matt Dillon (il marito), Dan Hedaya (il suocero), Illeanna Douglas (la perfida cognata) e Joaquin Phoenix (giovanissimo e sexissimo). C'è perfino un cameo finale di David Cronenberg.

Non so perchè ma questo film mi è tornato in mente ieri sera guardando l'intervista a Natascha Kampusch. Un Gus Van Sant da applausi. Voto 9

6 commenti:

dalianera ha detto...

Hai ragione, è proprio paraculissima la stronza. :-D
Adesso però mi piacerebbe sapere come ci sei finita in questo vortice guardando l'intervista a Natascha Kampusch.

E' strana sta cosa, proprio strana. :-)

Barbara Tampieri ha detto...

Le risposte forse le trovi nel post su Natascha sull'Orizzonte degli eventi... ;-)

dalianera ha detto...

Letto.
Grazie. :-)
Credo di aver capito. ;-)
Serena notte cara paperotta infortunata (ma poi questa leggera zoppìa, passerà un giorno oppure non si può far più nulla?
Mi dispiaccio di questo stato di cose). ;-)))

Barbara Tampieri ha detto...

Oh, grazie Tackutoha, l'infortunio di quest'estate in montagna è cosa passata ormai, la papera zampetta ormai allegramente meglio di prima. ;-)
La storia della "papera zoppa" è una roba vecchia che risale ad un periodo molto triste della vita della papera quando, nove anni fa, andò zoppa per sei mesi e non sapendo se avrebbe mai potuto camminare come prima. Mi presi una meningoencefalite virale(non diagnosticata sul momento)che mi colpì anche la vista con una neurite ottica. Dopo qualche mese iniziai a non riuscire più a camminare come prima... La faccio corta: ricovero, indagini, risonanza, esami con scosse elettriche fintantochè a Bologna un professorone mi disse: "stia tranquilla, non è sclerosi multipla, guarirà col tempo". Sono stata veramente fortunata. Ci ho messo effettivamente molti anni a riprendermi del tutto, mi è rimasta una macchiolina nella vista di un occhio ma cammino e ci vedo ancora e considero la salute il bene più prezioso. :-)

dalianera ha detto...

Sono mortificato, cara Lameduck, se con la mia stupidissima domanda ti abbia fatto ricordare momenti tristi della tua vita.
Non era nelle mie intenzioni.
Davvero, credimi.
In parte, ma solo in parte, so cosa significa quanto dici.
Se riesco a regalarti un sorriso, - come si dice, mal comune mezzo gaudio :-) - anch'io ho una macchiolina (con la coda però) nel mio occhio destro che mi accompagna da anni.
Un pezzo di retina, tempo fa, ha deciso di non voler stare più al suo posto e adesso preferisce spassarsela all'interno del mio campo visivo. :-)
Sopportiamo con pazienza.

Sei forte. :-)

A presto.

Barbara Tampieri ha detto...

Non c'è alcun problema Tackutoha, assolutamente! Io ricordo quel periodo senza farmi prendere dalla tristezza. Mi ha permesso di rinascere e di crescere e di guardare alla vita come non avevo mai fatto prima.
Mi dispiace per il tuo problema all'occhio! La mia è stata una neurite ottica, avevo una macchia enorme in tutto il campo visivo che mi è durata una settimana, con dei dolori di testa atroci. Poi, grazie a Dio, è sparita ed è rimasta solo la macchiolina, alla quale ormai mi sono abituata.
Sicuramente anche tu avrai lottato con gli oculisti. A me è stata fatta la diagnosi praticamente solo l'anno scorso. Al momento nessuno aveva capito una cippa...
un abbraccio