domenica 11 maggio 2008

Espiazione di una povera spettatrice

Ammazza che siluro m'ha tirato Joe Wright con questo film!
Io mi aspettavo uno di quei bei film ivoriani inglesi con le atmosfere di sottile perfidia alla "Quel che resta del giorno" e le crudeltà altmaniane di "Gosford Park".

Le premesse erano interessanti. Una ragazzina accusa ingiustamente il moroso della sorella e da lì ne nasce una tragedia.
Invece mi sono ritrovata con un polpettone d'amore a base di "torna da me", "io ti amo", "torna da me". Una parte centrale ambientata a Dunkerque di una noia mortale, un finale stucchevole che coinvolge la povera Vanessa Redgrave, mai maltrattata tanto dai tempi dei "Diavoli" di Russell.

L'unica cosa interessante del film è guardare Keira Knightley e chiedersi: ma quanto deve essere magra una per sembrare così magra sullo schermo?
Tutto il film promette ma non mantiene. Troppa letteratura ad alto tasso di estrogeni nonostante l'autore uomo, troppo "Paziente inglese" che qui diventa impaziente che il film finisca.
L'unica "Espiazione", alla fine è quella dello spettatore che si domanda, "che ho fatto di male per meritare questo?"

Voto= 6 politico per Keira