mercoledì 27 settembre 2006

Million Dollar Baby

Nel 2005 "Million Dollar Baby" vinse cinque Oscar e numerosi altri premi prestigiosi. Meritatamente, perchè questo è forse a tutt'oggi il capolavoro del Clint Eastwood regista.

Una storia dura, da cinema di altri tempi, con la figura eroica e proletaria di Maggie, la ragazza pugile che nessuno riesce a piegare, tanto meno il rude e disincantato Clint. Con la sua granitica volontà di riuscire a diventare campionessa, Maggie scioglierà il blocco di ghiaccio affettivo nel quale si era rinchiuso il vecchio allenatore, che da parte sua la ricambierà con il dono più bello, la libertà dalla sofferenza.

Uno dei più bei film di boxe di tutti i tempi sorretto da una splendida sceneggiatura. Hilary Swank è una forza della natura, Clint e Morgan duettano come viola e violino nella Sinfonia Concertante di Mozart, una gioia per occhi e orecchie.

lunedì 18 settembre 2006

1941 Allarme a Hollywood

Considerato dai più uno dei pochissimi flop di Steven Spielberg, "1941" è un film molto interessante per il modo in cui ritrae, utilizzando il linguaggio dello slapstick, la tipica paranoia americana da invasione.
E' uno Spielberg ancora giovane, scanzonato e privo di quella pomposità che ogni tanto traspare nelle opere successive come "Salvate il soldato Ryan" e "A.I.".
Sicuramente non un capolavoro come "Stranamore" di Kubrick, il film però si guarda con piacere, se non altro per il ricchissimo cast che comprende John Belushi, Christopher Lee e addirittura Toshiro Mifune nella parte del comandante del sottomarino giapponese.

sabato 16 settembre 2006

Seven

"Se7en" (1995) diretto da David Fincher, è uno dei migliori thriller mai realizzati, con un meccanismo ad orologeria raffinato e perverso, frutto della mente malata e terribilmente vendicativa di John Doe (il signor nessuno) interpretato da Kevin Spacey.
Due poliziotti (Morgan Freeman e Brad Pitt) danno la caccia ad un temibile serial-killer che per i suoi delitti si ispira ai sette peccati capitali. Quello che può sembrare uno stereotipo del genere, poliziotto anziano e prossimo alla pensione vs. giovincello ansioso di mettersi in luce in realtà è perfettamente funzionale al piano diabolico dell'assassino. Quello che vi propongo è il finale del film.

Nel cast anche Gwyneth Paltrow, nella parte della giovane moglie di Pitt.

venerdì 15 settembre 2006

American Beauty

"American Beauty" di Sam Mendes, regista teatrale qui al suo esordio cinematografico, è uno dei migliori film dei primi anni 2000.
Recitato splendidamente da Kevin Spacey, Annette Bening e Chris Cooper, annovera anche un formidabile trio di adolescenti: Mena Suvari (l'oggetto del desiderio), Tora Birch e Wes Bentley (ma che fine ha fatto, era bravo e caruccio).
E' un ritratto senza pietà della middle-class americana, delle sue debolezze e dei suoi crolli emotivi e la cronaca di una guerra continua tra moglie e marito, genitori e figli, vicini di casa. Dove solo i sogni possono portare un momento di pura bellezza.
Indimenticabile la colonna sonora di Thomas Newman.

mercoledì 13 settembre 2006

Spider-man

Sam Raimi nel 2001 porta sullo schermo il personaggio creato da Stan Lee, Spider-man, l'Uomo Ragno. Il giovane Peter Parker, ragazzino sveglio ma un pò imbranato, durante una gita al Museo di Scienze Naturali viene morsicato da un ragno geneticamente modificato, che gli trasmette incredibili super-poteri.

Il film, che ha avuto un seguito, "Spider-man II", ed ha un terzo capitolo in arrivo, è molto divertente e spettacolare. Merito anche del protagonista, Tobey Maguire e di Kirsten Dunst (la ex vampirella di "Intervista col vampiro").

Questo è il famoso trailer censurato del primo Spider-man, il perchè lo capirete alla fine.

domenica 10 settembre 2006

Un tranquillo week-end di paura

Amici miei in salsa country, dove la zingarata ha conseguenze letali.
Bellissimo film del 1972, questo "Deliverance" di John Boorman. L'incompatibilità tra l'uomo di città e la natura allo stato puro della montagna, compresi gli uomini che la abitano. L'allegra scampagnata si trasforma in un incubo.
Grandi interpreti: Burt Reynolds, John Voight (ahimè oggigiorno noto quasi solo per essere il babbo di Angelina), Ronny Cox e Ned Beatty.
In questa scena si ascolta la celeberrima "Dueling Banjos" di Eric Weissberg e Marshall Brickman.
Non sperate di vedere la versione originale uncut in televisione, presente invece in DVD.

venerdì 8 settembre 2006

Da morire

"In America non sei veramente qualcuno se non compari in tv", è il motto di Suzanne Maretto, che quando si accorge che il fin troppo devoto marito italo-americano è di ostacolo alla sua carriera non esita ad intortare due adolescenti scemotti per farselo far fuori.
Una strepitosa Nicole Kidman interpreta la paraculissima stronza in questa black comedy, "To Die For" del 1995, purtroppo introvabile in DVD, di Gus Van Sant.

Accanto a lei recitano Matt Dillon (il marito), Dan Hedaya (il suocero), Illeanna Douglas (la perfida cognata) e Joaquin Phoenix (giovanissimo e sexissimo). C'è perfino un cameo finale di David Cronenberg.

Non so perchè ma questo film mi è tornato in mente ieri sera guardando l'intervista a Natascha Kampusch. Un Gus Van Sant da applausi. Voto 9

mercoledì 6 settembre 2006

Il Dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba

Questo post è dedicato a George W. Bush e a Mahmoud Ahmadinejad.
E' la scena finale di una delle più dissacranti satire sul militarismo di Sua Immensità Stanley Kubrick, "Il Dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba".
Assolutamente inarrivabile Peter Sellers nel triplo ruolo del capitano Lionel Mandrake, del Presidente Muffley e del Dottor Stranamore, un curioso scienziato dall'accento tedesco (parla un pò come Schwartzenegger imitato da Jay Leno), che si rivolge al Presidente chiamandolo "Mein Fuehrer!" Geniale la battuta finale: "Mein Fuehrer, io cammino!"

La canzone sui titoli di coda è "We'll Meet Again" cantata da Vera Lynn.

martedì 5 settembre 2006

Twin Peaks

Annunciandovi che sul canale Fantasy di Sky (dal lunedì al venerdì alle ore 20.55) è iniziata la riproposizione della serie cult "I segreti di Twin Peaks", nata dalle menti di David Lynch e Mark Frost, vi presento una delle scene più celebri, il sogno dell'agente speciale Dale Cooper (Kyle MacLachlan), tratto dall'episodio 1.2. La magica stanza rossa con il nano Michael J. Anderson che parla al contrario, Laura Palmer fantasma e altre bizzarrie. Un pezzo storico di televisione, che illuminò i nostri anni '90 dopo decenni di Love Boat.

lunedì 4 settembre 2006

Lady Vendetta

Gli angeli non hanno sesso ma quello sterminatore è sicuramente femmina.

Cominciò Truffaut nel 1968, con "La sposa in nero" dove Jeanne Moreau uccideva uno ad uno gli imbecilli che sparando per gioco da una finestra le avevano ucciso il marito sui gradini della chiesa.
Abel Ferrara nell'81 con "L'Angelo della Vendetta" crea Thana, la vendicatrice muta vestita da suora con le labbra rosso-sugo che spara e fa a pezzi solo i maschi, responsabili del suo stupro.
Poi venne "La sposa" e basta, la Beatrix Kiddo di Tarantino e le sue lame affilate. Anche Lars Von Trier, dopo tanti ritratti di donne-martire che salgono volontariamente sul Golgota, lascia alla sua Grace di "Dogville" il piacere sublime di vendicarsi sui bacchettoni che l'hanno sfruttata e abusata, sterminando una cittadina intera all'infuori del cane.

E poi giunse, rapida e letale come un tifone asiatico l'angelo Geum-ja, Lady Vendetta, nuova eroina vendicatrice dello specialista coreano Park Chan-Wook, interpretata dalla magnetica Lee Yeong-ae.
Se la sposa di Tarantino aveva potuto coltivare la sua vendetta nei confronti dell'amato-odiato Bill durante quattro anni di coma, qui la dolce Geum-ja - ma si sa, lo zucchero può essere anche mortale, ha ben tredici anni di carcere alle spalle, scontati per l'omicidio di un bambino.
In realtà era stata obbligata ad autoaccusarsi dal vero rapitore, un maestro che lei conosceva molto bene e che l'aveva ricattata rapendole la figlia, ora data in adozione in Australia.

La prima parte del film, decisamente melò, narra di Geum-ja e di come ha studiato da buona nella sua vita in galera, attraverso immagini molto suggestive. E' una santa psichedelica, buona e disponibile con tutti come Grace. In realtà il piatto sta già diventando freddo e fa pratica con la vecchia detenuta stupratrice, imboccata con cibo alla varechina nell'infermeria del carcere dalle pareti rosa.
Scontata la pena, Geum-ja diventa Lady Vendetta. "Perchè metti quell'ombretto rosso?" le chiede un'amica, "per sembrare meno buona", la sventurata rispose.
Durante la vita in carcere Geum-ja ha tessuto la sua tela e, appena uscita, va a trovare chi può aiutarla a realizzare una pistola molto speciale, unica come le katane di Hattori Hanzo.
Rintraccia senza fatica il vero assassino ma in un geniale colpo di scena scopre una verità ancora più atroce. Tanti ciondolini infantili sono appesi al cellulare del mostro. I bambini uccisi sono molti di più e non li uccideva per pedofilia ma per estorcere denaro ai ricchi genitori, per comprarsi uno yacht.

L'ultima parte del film narra della spietata vendetta di Geum-ja. Il maestro è catturato, legato e torturato sadicamente in stile Mr. Blonde de "Le Iene". Ecco a cosa serviva la doppia canna della pistola.
Convocati i genitori dei bimbi uccisi e caricatili con la visione delle videocassette che il mostro realizzava per riprendere la morte delle piccole vittime, Lady Vendetta organizza un delitto collettivo. Dovranno essere tutti loro a ucciderlo, nessuno escluso. Dopo qualche distinguo e malessere passeggero, ricoperti con impermeabili per ripararsi dagli schizzi di sangue i borghesi piccoli piccoli mettono mano a coltelli e accette. Ripulita accuratamente la scena del delitto come il palazzo di Ulisse nell'Odissea vanno tutti in pasticceria a consolarsi con le deliziose torte di Geum-ja, la dolce.
Ma vendetta è anche espiazione e, come nei più classici melò, il massimo sacrificio è l'allontanamento dalla figlia, e quell'ultimo abbraccio nella neve tra Geum-ja e la figlia dal nome anglosassone, Jenny.

sabato 2 settembre 2006

Incontri ravvicinati del terzo tipo

"Close Encounters of the Third Kind" di Steven Spielberg, quando uscì nel 1977 fu considerato un miracolo di effetti speciali. Oggi, con le meraviglie del CGI, fa quasi sorridere, anche se l'arrivo della nave madre è sempre un bel vedere. Fu il primo film che andai a vedere dopo essermi fatta una rosolia con fiocchi e ne rimasi entusiasta, visto che allora ero una specie di Mulder ante-litteram che si cibava dei libri di Peter Kolosimo. Da allora, ogni volta che usciva un'edizione speciale l'ho sempre comperata (anche se devo ancora capire qual'è la versione definitiva delle almeno tre uscite).
In concomitanza con l'uscita del film ci fu una fenomenale ondata di avvistamenti e perfino un cantautore impegnato come Eugenio Finardi cantava "extraterrestre, portami via..." (anch'io stavo con il naso per aria, sognando di vedere almeno un ufino, niente!)
Ora di UFO non se ne parla ormai più (finita la guerra fredda gabbato lo santo?), ed è bello ricordare qualcosa che ormai appartiene al lontano passato.

venerdì 1 settembre 2006

Le Iene


Una rapina finita male, della quale vediamo solo il "dopo". Un gruppo di rapinatori che si conosce solo per soprannome (Mr. Blonde, Mr. White, Mr. Brown, ecc.), un infiltrato, un poliziotto torturato orribilmente, sangue a ettolitri.

"Reservoir Dogs" del 1992, è il primo film di Quentin Tarantino, ispirato da "Rapina a mano armata" di Kubrick ma anche dai polizziotteschi italiani degli anni 70 di Di Leo e dalle prime opere di John Woo, oltre a tutto ciò che Tarantino ha visto e assorbito negli anni in cui lavorava come commesso in un videonoleggio.

E' un film violento, indubbiamente, ma tenuto assieme da una formidabile regia e da un gruppo eccezionale di interpreti, da Tim Roth a Michael Madsen e Steve Buscemi; dal recentemente scomparso Chris Penn (fratello di Sean), all'inossidabile Harvey Keitel. Cameo per lo stesso Tarantino nella famosa scena iniziale del ristorante e della discussione su "Like a Virgin" di Madonna.